13 settembre 2009

Sapere da dove arriviamo

E' importante, quando si studia lo stile di questo o quell'altro musicista, sapere (o capire) da dove viene musicalmente. Sapere chi ha influenzato chi può farci conoscere davvero il musicista che ci interessa. E' un aspetto purtroppo abbastanza trascurato.
Ad esempio (faccio un'iperbole, non me ne vogliate): voglio studiare il linguaggio di un chitarrista svedese molto interessante degli anni '80: Yngwie Malmsteen. Potremmo pensare di imparare da lui, tirando giù i suoi assoli e le sue improvvisazioni, ma (dal mio punto di vista) non è sufficiente. Vediamo allora di capire da dove arriva. Yngwie dichiara spesso di essere stato influenzato da Antonio Vivaldi e Niccolò Paganini per quanto concerne la musica classica, e da Richie Blackmore per quello che riguarda la componente rock. Quindi conoscere e studiare i lavori dei 3 sopracitati artisti è essenziale per assimilare a fondo lo stile di Malmsteen. Vi dirò di più; per migliorarci ancora, possiamo andare a ritroso, e i risultati sono davvero curiosi. Qual è la più grande influenza di Blackmore? A detta sua, (perchè dovrebbe mentirci?) Jimi Hendrix (Ha bisogno di presentazioni?). Hendrix stesso dichiara di aver imparato a suonare dai dischi dei vecchi bluesman (Muddy Waters, Albert King, Albert Collins, B.B King e via dicendo), oltre che dai Cream (il primo vero power trio rock-blues inglese). Lo stesso Clapton afferma regolarmente di aver imparato tutto dai grandi maestri americani, che a loro volta avevano elettrificato il blues (credo che i primi siano stati Elmore James e Muddy Waters). Quindi si può risalire ulteriormente al blues primordiale di Robert Johnson, Blind Lemon Jefferson, Leadbelly eccetera, che probabilmente avevano scritto le loro canzoni basandosi sui canti degli schiavi africani emigrati in America. Dal mio punto di vista, l'origine della musica occidentale sta in gran parte in Africa (fine dell'esempio).
Non sto dicendo che per imparare a suonare come Malmsteen (ma poi, perchè?) dobbiamo per forza ripartire da Vivaldi e dai ritmi tribali del Mali, però una riflessione filologica di questo tipo ci deve far pensare all'importanza delle origini della musica che ascoltiamo. Queste origini, sono spesso le stesse: l'influenza del blues è incredibile, anche su musica insospettabile, e non si parla solo di accordi e melodie, ma anche di tematiche. Il discorso sarebbe comunque troppo ampio, e io volevo solo fare un esempio (bisognerebbe scrivere un libro!).
Una cosa utile da fare è questa: prendete l'artista che state studiando in questo momento, e scrivete il suo nome al centro del foglio: a quel punto tracciate dei collegamenti e cercate di capire quali sono le sue influenze e chi invece è influenzato da lui, non importa se stiate studiando Malmsteen piuttosto che Coltrane o Lou Reed.
Buon lavoro!

3 commenti:

  1. Complimenti, l'ho trovato interessantissimo.
    continua così!

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  2. Non sarebbe male ti degnassi di rispondere ai commenti. No?

    ciao

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