9 settembre 2009

L'arte del NON suonare (di Nicola Bruno)

Ciao amici... oggi lasciamo lo spazio a un grandissimo musicista, il bassista Nicola Bruno (clicca QUA se vuoi visitare la sua pagina myspace e sentire come suona... consigliatissimo direi)... ci scrive un articolo decisamente interessante su come a volte sia difficile non suonare e lasciare il giusto respiro alla musica.. buona lettura!

Ciao a tutti!!!
Mi piacerebbe in questa sede condividere con voi alcune mie brevi considerazioni su uno degli aspetti credo piu difficili per un musicista: il NON suonare. Le pause e i momenti di silenzio in un brano sono quelli che danno colore alla musica, che la fanno respirare.. proprio come nella vita credo che nella musica sia bellissimo "stare zitti" o lasciar suonare strumenti diversi dal proprio, ascoltare per aver qualcosa da condividere con gli altri musicisti e con chi partecipa da spettatore allo sviluppo del brano musicale..
Ovviamente suonare le pause "a caso" non è proprio il massimo della libidine, la pausa normalmente è suggerita da una serie di cose (dinamiche, figure ritmiche, strutture, nei live in particolare da semplici sguardi, interplay, sorrisi, ecc..) che messe al punto giusto rendono la musica "viva". E non parlo solo dell'aspetto solistico di un brano. Essendo come bassista parte integrante di una sezione ritmica, cerco di dare molta importanza alle pause per rendere piu solide le fondamenta della canzone, per creare movimento e per lasciare il solista libero di far quello che sente senza mai abbandonarlo...
Tornando alle prime righe del mio discorso reputo che il NON suonare sia una cosa estremamente difficile perchè si è sempre portati a far uscire note su note dal proprio strumento e piu' si è bravi tecnicamente piu' questa tentazione è forte..beh, in questi casi la tecnica dovrebbe venire in soccorso ed aiutare invece che, come spesso succede, lanciare fumo negli occhi o essere semplicemente da ostacolo. Penso che una buona soluzione al problema dipenda solo da noi e da come siamo fatti a livello umano piu che musicale.
Come nella vita molte volte è meglio una pausa ben fatta che 1000 note suonate in un secondo!! (... e qui ci è scappata la massima..AIUTATEMI!!!!!)
A parte gli scherzi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e soprattutto se avete pareri diversi dal mio sarebbe bello conoscerli e discuterne insieme!!!
Nicola Bruno

Grazie Nick, via alle telefonate! :)

4 commenti:

  1. intanto complimenti a matteo per l'idea e i consigli già dati!..per quanto riguarda l'arte di "stare zitti" credo che quando si arriva a capirlo è un momento importante della propria esperienza musicale,quindi non posso che confermare il parere di nicola!ciao!

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  2. I grandi musicisti sanno anche quand'è il momento di star zitti....bravo Nick, parole sante!
    TOTY

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  3. Forse un po' in ritardo, ma...

    penso che quando entri in un locale e vedi ad esempio un chitarrista che sta facendo un assolo e sta suonando una scarica in 64esimi a 240bmp e pensi "questo è bravissimo" la probabilità che tu riesca a stare dentro quel locale per più di 10 min sia sotto lo 0,1%.. soprattutto quando capisci che questo chitarrista è magari il leader del gruppo, nonchè cantante (al quale non piace ovviamente cantare ma fare assoli allucinanti)

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