19 settembre 2009

Guida alla sopravvivenza (suonare nei locali) - Prima parte

Ciao ragazzi.. periodo un po' pieno e non riesco a scrivere con la costanza che vorrei, ma ho notato che un po' di respiro in più permette agli articoli di essere assimilitati meglio da parte dei lettori... vedremo! Oggi vorrei mettere sul piatto alcune delle esperienze che ho maturato (insieme a numerosi amici e musicisti) e discuterne con voi: si tratta di come comportarsi quando si va a suonare. Si tratta di un discorso abbastanza ampio, che vorrei sviscerare a fondo. Ipotizziamo di dover fare una serata in un pub, un club o qualcosa del genere (situazioni del genere capitano a tutti).
1. La puntualità! è troppo importante essere precisi sotto questo punto di vista. Se avete concordato un orario, rispettatelo. Sembra una banalità, ma è incredibile quanto il ritardo (e, in alcuni casi, l'anticipo) possa irritare chi lavora con voi. Se uno o più membri della band hanno altri impegni (altri lavori o cose simili) e sono impossibilitati a rispettare l'orario è bene avvisare l'organizzatore della serata con un buon preavviso.
2. Sul palco, ordine! Evitate di montare tutta la vostra strumentazione e iniziare a suonare, quando magari il batterista sta ancora scaricando il furgone o la sua macchina. Piuttosto, aiutatevi e organizzatevi a montare tutto senza pestarvi i piedi. Questa regola vale triplo se suonate in un posto dove non c'è un fonico e dovrete fare i suoni da voi. Per suonare ci sarà tempo al soundcheck e durante la serata, non ha senso provare le scale, lo slap o i paradiddle quando magari bisogna ancora cablare tutti i microfoni. Montate la strumentazione, controllate che tutto sia ok, e poi cercate di aiutare gli altri.
3. Il soundcheck. Cercate di collaborare con il fonico. Il fonico è il vostro migliore amico. Lui probabilmente darà al gestore l'opinione più importante riguardo alla vostra performance. Fate quello che vi dice, e quando non dice niente non suonate! Durante il check, suonate con l'intensità con cui suonerete in concerto (vale soprattutto per cantanti e batteristi, che hanno la tendenza a tenersi molto per poi scatenarsi dopo, con un conseguente sbilanciamento dei volumi degli strumenti). Quando deciderete quali strumenti avere in spia, siate ordinati. Uno per volta chiedete cosa volete sentire nel monitor; gli altri dovranno essere pronti a suonare in modo da velocizzare i tempi (esempio ok: cantante: "mi alzi la chitarra in spia?" chitarrista: "SBREEEENG!" esempio non ok: cantante: "mi alzi la chitarra in spia?" chitarrista: "eh aspetta avevo spento tutt... aspe che riaccendo, un attimo, ecc ecc."). Una volta fatti i suoni, provate al massimo un paio di pezzi e andate a mangiare. Evitate di fare un concerto alle sette di sera, non interessa a nessuno e non farà che scaricarvi le pile.
4. Comportamento nel locale. Questo sembra scontato, ma ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare. Non siete a casa vostra. Siete ospiti. Rutti, scoregge, bestemmie e urla (!) non sono ammesse. Cercate di non esagerare con il mangiare e con il bere (soprattutto prima del concerto), specie in posti dove andate per la prima volta (nella mia esperienza esistono molti gestori ospitali, che hanno piacere a farvi ingozzare, però non potete saperlo da prima). Se le fidanzate o le mogli o gli amici vi hanno seguiti sin dal soundcheck, il gestore dovrà saperlo per organizzare la cena (e probabilmente dovranno pagarla, com'è giusto). Ripeto, sembrano cose banali e scontate, ma ne ho viste davvero di tutti i colori.

Fine della prima parte :)


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